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RIVITALIZZAZIONE MEDIANTE PIASTRINE, PRP:

ultimi aggiornamenti sulla tecnica ed utilizzi

 

Lla rivitalizzazione con piastrine inizia ad essere nota da parecchi anni. Solo ultimamente però siamo riusciti ad avere le necessarie autorizzazioni per un utilizzo in completa sicurezza.

L’utilizzo del PRP, Plasma Ricco di Piastrine, è un trattamento che segue a numerosi studi che hanno documentato un importante azione di ringiovanimento che i fattori di crescita contenuti nelle piastrine possiedono.

In effetti, se ci pensiamo, quel meraviglioso meccanismo che permette la riparazione tissutale cutanea in particolare è racchiuso e spiegato completamente con l’azione delle piastrine e soprattutto dei suoi fattori di crescita che permettono una stimolazione delle cellule deputate (fibroblasti in particolare) alla ricostruzione ed alla riparazione della soluzione di continuità.

Se iniettate nei tessuti posseggono una azione di inturgidimento visibile dei tessuti, idratazione importante, in definitiva di ringiovanimento globale del volto, collo e decolleté.

Ma anche per mani, braccia e dove necessita di innescare un processo di riparazione.

Possiamo capire la genialità della procedura e come mai sia così efficace se ci poniamo una semplice domanda: come mai, quando ci facciamo male, riusciamo a ricreare una pelle assolutamente uguale a quella circostante con una “restituito ad integrum”, una riparazione cutanea perfetta??

Perché le piastrine dapprima fermano il sangue, quando sono ancora intere, iniziando la coagulazione e poi, quando si lisano, liberano particolari sostanze che permettono appunto, insieme ad altri meccanismi sofisticatissimi, una riparazione che se ci pensiamo ha del miracoloso!

Nelle piastrine infatti vi sono particolari granuli che contengono fattori che permettono la chemiotassi dei macrofagi, letteralmente spazzini e pulitori della ferita, la crescita dei vasi sanguigni (la neoangiogenesi), ede infine la proliferazione e la migrazione dei fibroblasti con  grande produzione di collagene.

 

Come si esegue il trattamento?

 

Il trattamento è veramente assai facile da eseguire: si prelevano circa 20 cc di sangue del paziente stesso.

Poi, mediante una centrifugazione di pochi minuti, si separa il plasma assai ricco in piastrine (dette scientificamente trombociti) dalle altre cellule corpuscolate del sangue, globuli rossi e bianchi, che non hanno azione di rilievo in questo campo.

Dobbiamo sottolineare che è assolutamente necessario utilizzare appositi kit sterili che permettono la assoluta sicurezza del paziente, molto costosi, e che determinano in parte il costo della seduta. Nella fotografia qui a fianco è possibile la provetta dedicata a questo particolare trattamento con il separatore (trasparente) che separa nettamente le cellule corpuscolate (sotto) la plasma e piastrine sopra.

La parte di plasma ricca in piastrine viene quindi prelevata, le piastrine vengono concentrate e quindi attivate con un particolare attivatore (il cloruro di calcio che ha lo scoppo di esporre i fattori di crescita) ed immediatamente reiniettate nel paziente. Vi è anche la presenza, anche se non numerosa, di cellule staminali che hanno sicuramente una ancora poco documentata ma sicura azione…

Non si tratta di un trattamento filler, ma di un trattamento biorivitalizzante, stimolante.

Nel giorno della seduta e nei giorni immediatamente seguenti si consiglia di non prendere sole, ma non sono necessarie altre precauzioni.

 Nella fotografia qui sopra è possibile vedere la siringa utilizzata, l’ago estremamente sottile ed il plasma con le piastrine iperconcentrate.

Ci sono rischi particolari?

 

Se la tecnica è precisa ed utilizza i prescritti materiali, non esiste assolutamente alcun rischio di allergie: si tratta sempre di materiale dell’organismo stesso.

Tutto il materiale di consumo è sempre sterile, obbligatoriamente usa e getta, e vengono usati come già detto particolari kit che evitano qualsiasi contaminazione, che sono aperti al momento dell’uso e poi gettati via.

È possibile la formazione di piccoli ematomi, come per qualsiasi altro trattamento iniettivo, ed un leggero gonfiore che scompare di regola nel giro di poche ore.

Sono previste numerose sedute?

 

Il protocollo è ormai standardizzato: si eseguono 1 seduta al mese per i primi 3 mesi, poi una seduta a sei mesi.

In seguito la paziente viene rivista almeno annualmente per sedute di richiamo.

 

Che risultati possiamo aspettarci?

 

I risultati non sono visibili immediatamente, ma dopo circa 15 giorni si inizia a notare un graduale inturgidimento dei tessuti. La cute ed il derma diventano più tonici, compatti. Anche l’aspetto esterno, sembra migliorare: la cute presenta un colorito migliore, più sano e la tramatura si affina molto.

Ovviamente come per qualsiasi trattamento medico ci sono pazienti che rispondono in modo veramente eclatante, mentre altri in modo meno importante.

Comunque tutto a fronte di rischi veramente nulli.

Vi sono novità interessanti riguardo al trattamento?

Si, devo dire che ultimamente un utilizzo veramente estensivo in tutte le terapie che sono aggressive, ed in particolare dopo laser CO2 frazionati, è dovuto alla grande riduzione del follow up, del decorso post procedura. Le piastrine iperconcentrate vengono spennellate sulle lesioni appena prodotte dal laser, più e più volte. Questo permette all’organismo di guarire asaai più velocemente che nella norma ed inoltre i risultati a distanza dello stesso laser sono nettamente migliori.

Qualche consiglio?

Direi in generale di rivolgersi come sempre a personale qualificato, e di diffidare, come dico sempre, di prezzi troppo bassi: i costi all’origine non li giustificherebbero.

Inoltre eviteri di eseguire solo una seduta: i risultati sono buoni, nella rivitalizzazione, solo dopo almeno 3 sedute.

Infine direi che oggi non esiste più di eseguire una procedura invasiva come laser e peeling senza l’ausilio del PRP: in questo caso il miglioramente dei risultati, a fronte di rischi inesistenti, è veramente notevole.

Questo trattamento può essere associato ad altri trattamenti estetici o medici?

 

Assolutamente si: qualsiasi trattamento medico estetico, dai filler alle altre rivitalizzazioni, dalla tossina botulinica ai peeling, possono essere utilmente associati ed hanno in generale una azione sinergica e potenziante.

Redaelli 2011

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