Prof. Alessio Redaelli

Medicina estetica
Specialista in chirurgia vascolare

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Tossina botulinica a per l’iperidrosi. Come trattare l’iper-sudorazione delle ascelle, mani, piedi, schiena, orecchie e fronte, seno, genitali ed altro!

A cosa serve la tossina botulinica?

Scoperta nel 1800, la tossina botulinica è stata studiata e messa a punto nel secolo scorso ed è una sostanza usata ormai da moltissimi anni in Oculistica e Neurologica per trattare condizioni quali torcicollo, strabismo e blefarospasmo, ma solo nel 1984 venne utilizzata per la prima volta in Medicina Estetica per eliminare delle rughe mimiche. Da allora, l’utilizzo di questa sostanza è aumentato esponenzialmente grazie agli ottimi risultati e alla quasi totale assenza di effetti collaterali pericolosi.

In Italia può essere utilizzate per le rughe del terzo superiore del volto ed in particolare per le rughe tra gli occhi, dette glabellari, e per le zampe di gallina, le rughe intorno agli occhi.

Ma una delle sue migliori indicazioni resta il trattamento dell’iperidrosi, nelle sue varie manifestazioni. La sudorazione eccessiva affligge dall’1 al 3% della popolazione ed è quindi un problema molto diffuso. Le tecniche chirurgiche, oltre ad essere molto invasive non danno gli stessi risultati della tossina botulinica, che invece permette risultati molto naturali e fisiologici.

Il botulino in Italia

Nel nostro Paese, l’utilizzo di questa tossina in dermatologia è On label, consigliato ed indicato, per il trattamento dell’iperidrosi ascellare.

Le altre indicazioni, pur avendo ottimi risultati e perfetta esperienza e conoscenza, sono Off label.

Questo vuol dire che non sono indicate nel foglietto illustrativo, anche se conosciamo indicazioni, tecnica e risultati molto bene.

Sudorazione eccessiva: come può aiutare la tossina botulinica?

Le ghiandole sudoripare sono degli organi che vengono regolati automaticamente dall’organismo, ma in alcuni casi possono produrre una quantità eccessiva di sudore, causando un grande disagio ai pazienti che ne sono affetti. Questa eccessiva produzione di sudore viene chiamata iperidrosi.

Esistono molti tipi di iperidrosi, a seconda dell’area del corpo interessata; ricordiamo tra questi l’iperidrosi di mani e piedi, che altera inevitabilmente la vita di relazione di chi ne soffre, ma anche l’iperidrosi ascellare, che può causare l’infeltrimento degli abiti che stanno a diretto contatto con la pelle. I trattamenti tradizionali per questa condizione, oltre ad essere particolarmente invasivi, non rappresentano una soluzione permanente e sono spesso causa di secchezza eccessiva postoperatoria.

La tossina botulinica, d’altra parte, con la sua mininvasività, i suoi ottimi risultati e la quasi totale assenza di effetti collaterali, ha rivoluzionato la terapia dell’iperidrosi.

Quali parti del corpo possono essere trattate?

Grazie a questa sostanza è possibile trattare efficacemente la sudorazione eccessiva in qualsiasi parte del corpo:

  • Mani
  • Piedi
  • Ascelle
  • Viso (fronte in particolare)
  • Seno (zona sottomammaria)
  • Inguine
  • Schiena (taxi driver, camionisti, segretarie, persone che stanno molto sedute, ecc.)
  • Cuoio capelluto, fronte, orecchie

Per capire esattamente dove fare le nostre iniezioni e dove il paziente suda esattamente è possibile eseguire un test, il test di Minor, che permette di vedere esattamente le aree affette. Sia prima della procedura che dopo al controllo, ci aiuta per capire bene i risultati e la tecnica.

Concentrazione di ghiandole sudoripare nelle diverse aree del corpo.

Come si esegue la procedura?

Come trovare esattamente il nervo mediano ed ulnare.

Prima di procedere al trattamento, viene di norma eseguita l’anestesia dei tronchi nervosi. Questo azzera il dolore che in mani e piedi specialmente potrebbe essere insopportabile. L’anestesia necessita un poco di tempo per diventare veramente perfetta. Per eseguirla utilizzo aghi veramente sottilissimi e assolutamente indolori.

Le iniezioni di Tossina Botulinica, eseguite con un ago sottilissimo, sono superficiali e generalmente non dolorose. La procedura in sé è molto semplice:
Viene tracciata una rete sulla pelle e al centro di ogni quadrato viene eseguita un’iniezione di tossina botulinica. Questa sostanza non agisce immediatamente e sarà quindi necessario attendere qualche giorno (circa una settimana) prima di poter vedere i primi risultati del trattamento.

I pazienti possono essere rivisti a 15 giorni dalla prima seduta per un controllo clinico ed un eventuale ritocco gratuito, compreso nei costi.


In (a) si vede l’iniezione del nervo tibiale alla caviglia, in (b) le iniezioni per l’iperidrosi del dorso ed in (c) per la regione intermammaria.

Quando sottoporsi al trattamento?

Essendo l’estate il periodo in cui chi soffre di iperidrosi prova maggior disagio, è consigliato eseguire questa terapia in primavera inoltrata, in modo da raggiungere il massimo effetto del farmaco durante la stagione estiva. Durante l’inverno, in cui l’iperidrosi si riduce per via del freddo, il farmaco inizierà a perdere effetto.

In questo modo, è possibile trattare il paziente solamente una volta l’anno, in una grande maggioranza dei casi. Nei casi più importanti, i pazienti sono trattati 2 volte l’anno.

Effetti collaterali e complicanze

Ad oggi non ho mai avuto complicanze maggiori. Anche per l’anestesia utilizzo piccoli dettagli di tecnica che mi hanno permesso negli anni di evitare sempre la più fastidiosa complicanza, la parestesia post-procedura che non dura per sempre, ma può durare qualche mese: è dovuta al trauma dell’ago sul nervo, specialmente se si usa un ago grosso e traumatico. Io ovviamente utilizzo un ago sottilissimo, quasi invisibile, che può passare anche attraverso il nervo senza creare il minimo trauma. Piccoli dettagli che fanno una differenza enorme.
Per il resto non ho mai osservato altri effetti collaterali.
La tossina botulinica resta un farmaco molto sicuro ed efficace.

Per approfondimenti:
Alessio Redaelli. Tossina botulinica a in medicina estetica. Indicazioni per il volto e per il corpo. III edizione riveduta e corretta. OEO Firenze, 2019.

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