Prof. Alessio Redaelli

Medicina estetica
Specialista in chirurgia vascolare

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La biorivitalizzazione cutanea

L’importanza della prevenzione: un ricordo dei meccanismi di azione, delle possibilità terapeutiche aggiornate, dei protocolli

La pelle rappresenta uno dei più sofisticati “organi” del nostro corpo.

Ha funzioni di barriera contro aggressioni esterne, ha il fondamentale compito di mantenere l’omeostasi interna dell’organismo e serve a regolare moltissime funzioni assai importanti come, tra le tante, la sudorazione, ma è anche fondamentale nella comunicazione interpersonale come nell’amore. Non ultimo è uno degli organi sessuali più importanti. Resta infatti assolutamente fondamentale nel trasmettere sensazioni: si pensi al rossore o al pallore! Ma non solo, l’odore o il profumo che ognuno di noi emana, rappresenta un grande fattore di attrazione o repulsione che ci caratterizza. La cute umana è di una complessità notevole. Ha molti strati, da superficiale cheratinizzato e solido, a profondo, molti apparati collaterali, dai peli alle ghiandole sudoripare, ai nervi ai vasi sanguigni. Si rinnova in continuazione: in 20 – 30 giorni nei giovani e quasi nel doppio del tempo nella persona matura!

Sappiate che lo spessore cutaneo diminuisce del 6% ogni 10 aa, e la nostra pelle è sana e giovane se mantiene nel tempo un elevato ricambio cellulare. Può essere riparata perfettamente tramite sofisticati meccanismi che ne permettono una completa restituito ad integrum per fattori di crescita che permettono la ricostituzione dei vasi sanguigni, del collagene e di tutti i componenti della cute. È quindi di assoluta evidenza che, esattamente come facciamo per qualsiasi altro organo, la pelle va protetta, ma anche curata e nutrita: fornire alla cute i mattoni che permettono la sua ricostituzione, fornirle l’idratazione necessaria, aiutarla nei processi di riparazione è molto importante per ridurre e ritardare l’invecchiamento cutaneo.

È in questo senso che si rivolgono le rivitalizzazioni: trattamenti medici che mirano a curare l’organo “pelle” sempre più stressato da agenti atmosferici ed inquinanti che nelle nostre città sicuramente abbondano. Ma utili anche dopo una lunga esposizione al sole. Si tratta di numerosi trattamenti medici che tendono ad integrare nel derma quelle sostanze che il nostro organismo non riesce più a produrre in quantità adeguata, come, in particolare, l’acido ialuronico.

La diminuzione di acido ialuronico nel derma è una delle cause più importanti dell’invecchiamento cutaneo in quanto è in gran parte responsabile dell’idratazione, della capacità riproduttiva dei fibroblasti e della sintesi di collagene. A queste sostanze che l’organismo non sa più produrre si aggiungono altre sostanze come vitamine, aminoacidi, minerali, acidi nucleici, coenzimi ed agenti riduttori e antiossidanti che hanno lo scopo di stimolare e nutrire, ma soprattutto di disintossicare questo importantissimo organo. Tutto questo in un cocktail molto efficace quanto semplice da somministrare. Infatti si tratta di praticare piccole iniezioni che distribuiscono queste sostanze in tutto il viso, collo, decolté e mani, le regioni corporee più esposte al foto (dovuto alla luce) e crono (dovuto al tempo) invecchiamento. I programmi proposti per la rivitalizzazione non hanno controindicazioni, sono proposti per tutte le pelli e per qualsiasi fascia di età. In generale non sarà sufficiente una sola seduta ma saranno necessarie almeno 3 – 4 sedute a distanza di 10 gg circa l’una dall’altra. Il vostro medico saprà consigliarvi il protocollo più azzeccato al vostro tipo di pelle, valutando se coesistono anche iperpigmentazioni cutanee, rughe o altri problemi.

Esistono diversi tipi di rivitalizzazione?

Esistono alcuni tipi di rivitalizzazione a seconda del rationale che sfrutta:

  1. Rivitalizzazione con polivitaminici ed acido ialuronico: si tratta di un cocktail molto liquido contenente moltissime vitamine, citocromi, sostanze antiossidanti, sali minerali, acidi nucleici ed acido ialuronico (ben 15 mg a flacone) che mirano alla correzione di molti fattori: a) riduzione dei radicali liberi nella cute b) integrazione delle sostanze mancanti o ridotte c) idratazione profonda e duratura Ottimo quando ancora non abbiamo problemi grossi, in giovani donne che vogliono mantenere il più a lungo possibile il proprio patrimonio.
  2. Rivitalizzazione con acido ialuronico hidroreserve: serve per aiutare la cute ed il derma a mantenere una buona idratazione. Abbiamo a disposizione alcuni tipi di acido ialuronico a peso molecolare maggiore o minore. Viene iniettato nel derma e fornisce una lunga ed importante idratazione: richiama acqua. Ottimo per le pelli disidratate, secche, quando non bastano le creme idratanti che come sappiamo non possono penetrare più di tanto, altrimenti diverrebbero farmaci!
  3. Rivitalizzazione con amminoacidi ed acido ialuronico: il derma è costituito da alcuni specifici amminoacidi che vengono integrati insieme all’acido ialuronico: mettiamo i mattoni che saranno utilizzati dalla cute specialmente per migliorare i processi riparativi. Ottimo quando abbiamo pelli che necessitano riparazione, prima di traumi importanti come peeling, laser frazionati o interventi chirurgici per preparare la cute alla guarigione.
  4. Rivitalizzazione con fattori di crescita piastrinici: viene prelevato un piccolo campione di sangue, centrifugato, e viene estratto il plasma e le piastrine. Questo plasma ricco di piastrine viene re-iniettato dopo attivazione, oppure messo localmente come maschera o spennellato per accelerare molto la guarigione. Sto per pubblicare alcuni articoli sperimentali su questa tecnica che hanno documentato interessanti risultati.
    Ottima per accelerare i processi di guarigione, in particolare dopo laser frazionato e nelle pelli molto degradate per migliorarne il recupero.

Dove può essere fatta la rivitalizzazione estetica?

La rivitalizzazione viene fatta sul viso, ma anche sul collo, decolletè e mani ed in tutte le zone che necessitano un miglioramento. Ultimamente alcune pazienti hanno richiesto il trattamento delle zone molto mobili ed un po’ ispessite come le ginocchia, i polsi ed i gomiti, ove abbiamo avuto ottimi risultati. Proprio ultimamente ho partecipato ad un mega congresso, a Montecarlo, il congresso mondiale di medicina antiaging ed in medicina estetica, ove ho organizzato, insieme ad un collega parigino, una intera sessione sul ringiovanimento delle mani!

L’interesse per aree diverse dal volto cresce esponenzialmente ed io personalmente sempre più spesso lo propongo alle mie pazienti.

Esiste un protocollo o si può fare quando si vuole?

Esiste un protocollo, ormai sperimentato per ogni rivitalizzazione ed anche se tutti i trattamenti sono assolutamente personalizzati, possiamo riassumerli come segue:

Rivitalizzazione con amminoacidi, con acido ialuronico hidroreserve e con polivitaminici: 1 seduta ogni 10 giorni per un totale di 3 – 4 sedute, due volte l’anno.

Rivitalizzazione con PRP (plasma ricco di piastrine): 1 rivitalizzazione ogni 30 giorni per tre sedute, una volta all’anno.

Si tratta di trattamenti costosi?

No, ma i principi attivi contenuti nei materiali che iniettiamo sono molto specialistici e non sono a costo zero. Direi di diffidare di costi troppo bassi, perché sicuramente la qualità dei prodotti che vi iniettano ne risente. Meglio non fare nulla, a mio parere, che risparmiare sulla qualità e quindi sui costi delle materie prime, soprattutto in estetica. Diciamo che si tratta di tecniche che possono costare dai 150 ai 300 euro a seduta, circa, anche se non è possibile ovviamente dare indicazioni valide per tutti i professionisti.          

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